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Lavori per la realizzazione dell’e-BRT Bergamo - Dalmine – Verdellino.

Procedono i lavori di realizzazione del progetto dell’e-BRT: raggiunto il 30% di completamento e conformità agli obiettivi del PNRR per garantire sostenibilità ambientale e benefici sociali. 7 le squadre di lavoro, impiegate in 10 cantieri.

DATA

04 feb 2025


Bergamo, 04 febbraio 2025 – Dopo l’avvio dei lavori di cantiere a giugno 2024, è stato effettuato questa mattina un sopralluogo per fare un punto sullo stato di avanzamento dei lavori del progetto dell’e-BRT, il nuovo sistema di trasporto rapido di massa con bus elettrici che collegherà il Polo Intermodale della Stazione di Bergamo con Lallio, Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto e Verdellino (stazione FS). L’occasione ha permesso la visita dei cantieri più significativi dell’opera, del capolinea di Verdellino e dell’intubamento della Roggia Colleonesca.

Hanno partecipato al sopralluogo l’Assessore alle politiche della mobilità, sviluppo della rete di trasporto pubblico locale del Comune di Bergamo Marco Berlanda, il Direttore Generale di ATB e RUP dell’opera e-BRT Liliana Donato, il project manager dell’impresa Vitali S.p.A. Società Benefit Michele Comi e il direttore lavori Donato Romano della società E.T.S. S.p.a..

IL PROGETTO IN BREVE

Il progetto dell’e-BRT si sviluppa all’interno del piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Bergamo (PUMS) e del piano di sviluppo territoriale Sentiero dell’innovazione finalizzato da Camera di Commercio, Provincia, Comune, Diocesi e Km Rosso con l’obiettivo di mettere in atto azioni di sviluppo condivise e di cui l’e-BRT diventa spina dorsale. Numerose le professionalità, circa 30, che hanno lavorato al progetto esecutivo, primo in Regione Lombardia e uno tra i primi esempi in Italia, proponendo e trovando soluzioni all’avanguardia che verranno realizzate nei prossimi 16 mesi di lavori su un percorso complessivo di 29,7 km e che nel 2026, ad avvio progetto si stima possa trasportare 4 milioni di passeggeri all’anno. L’esercizio dell’e-BRT permetterà una riduzione di 780 tonnellate di Co2 all’anno a seguito dell’utilizzo di autobus elettrici e del calo dell’utilizzo di automobili ai quali si aggiungono 183 tonnellate in meno di CO2 grazie all’installazione di pannelli solari che verranno installati nei depositi per produrre energia elettrica. Con una velocità commerciale di circa 25 km/h, compresi i tempi di sosta alle fermate, sarà possibile spostarsi tra Bergamo (stazione) e Dalmine in 22 minuti, mentre il collegamento tra la sede universitaria di via dei Caniana alla sede di Dalmine in 18 minuti e i dalminesi potranno arrivare in stazione a Verdellino, ogni 10/15 minuti in 19 minuti.

AVANZAMENTO LAVORI

Complessivamente, lo stato di avanzamento dei lavori ha raggiunto circa il 30% di realizzazione.

I lavori di rifacimento e tombinamento della Roggia Colleonesca, che sono tra le attività più complesse e delicate del progetto e che definiscono il tempo di esecuzione sul quale si sviluppa l’intera opera, hanno raggiunto un avanzamento pari al 40% che corrisponde alla posa di circa 1.600 metri lineari di manufatti prefabbricati su 4.650 metri totali e 320 metri lineari di tubazioni in materiale plastico rinforzato con fibra di vetro su 510 metri lineari complessivi.

Nel Comune di Lallio i lavori di intubamento sono stati completati e l’impresa sta procedendo con i lavori di completamento per la riqualifica della sede stradale.

A Bergamo, invece, due i cantieri in essere: il primo che corrisponde all’area di cantierizzazione regolata da impianto semaforico tra fiorista Nava e via Guerrazzi, il secondo tra la rotatoria di via Goltara a via per Lallio.

Il primo cantiere verrà ridotto di 350 metri e verrà ripristinata la viabilità normale su questo tratto già dal 20 di febbraio, in anticipo rispetto al cronoprogramma che prevedeva la fine di marzo.

Nel comune di Dalmine i lavori sulla roggia sono iniziati con qualche settimana di anticipo rispetto alle previsioni e proseguiranno nei prossimi mesi, successivamente i lavori di tombinamento si sposteranno nella tratta Sud del progetto, quella compresa tra Dalmine e il Santuario Madonna della scopa in comune di Osio Sopra.

Per rispettare il termine dei lavori entro giugno 2026, i lavori proseguono contemporaneamente su più fronti e al momento vede impegnate 7 squadre di lavoro contemporaneamente.

Attualmente, sono attivi 10 cantieri:

  • Cantiere per la ricostruzione della Roggia: uno a Lallio, uno a Dalmine e due a Bergamo;
  • Cantiere del Deposito di Via per Levate ad Osio Sopra;
  • Cantiere del Deposito di Via Gleno a Bergamo;
  • Cantiere del Capolinea di Bergamo e Cantiere del Capolinea di Verdellino (questi ultimi due quasi conclusi);
  • Cantiere di realizzazione Manufatto Sfioratore (Davanti a F.lli Zanoletti nel Comune di Bergamo);
  • Cantiere di realizzazione del Manufatto Sgrigliatore (altezza Fiorista Nava nel Comune di Bergamo).

Allo stato attuale a Bergamo, i lavori sono focalizzati lungo via Moroni su 3 sub-fronti in contemporanea, questa programmazione è stata affinata negli ultimi mesi per mitigare il più possibile la durata del cantiere sulla viabilità ordinaria pur consapevoli che si tratta di una lavorazione che in queste settimane interessa gli abitanti del quartiere in modo significativo. 

MATERIALI

Il 95% del materiale utilizzato per il massicciato stradale (sottofondazione stradale al disotto dell’asfalto) è materiale riciclato.

Inoltre, tutto il materiale proveniente dalle demolizioni viene destinato al riciclo per essere riutilizzato all’intero dello stesso cantiere:

- Circa 18.000 mc di rinterri con materiale di riciclo

- Circa 1.700 mc di cementato con incidenza di materiale riciclato pari al 100%

- Circa 2.400 mc di calcestruzzi non strutturali con incidenza materiale riciclato pari al 30%

- Circa 800 mc di calcestruzzi strutturali con incidenza materiale riciclato pari all'8%

Sono state smaltite 30.427 tonnellate pari a 15.603 mc di materiale composto da terra e roccia, 7.823 tonnellate pari a 3.260 mc di rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione e 5.965 tonnellate pari a 2.538 mc di asfalto fresato.

PERSONALE COINVOLTO E ATTENZIONE ALL’IMPATTO AMBIENTALE E SOCIALE

Nel mese di gennaio 2025 in totale sono state lavorate 4.460 ore, con una media di 55 uomini al giorno tra operai e personale tecnico.

L’e-BRT contribuisce agli obiettivi europei di neutralità climatica inclusi nel Green Deal Europeo che comprendono un’accelerazione della transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente, e risponde pienamente al principio DNSH del PNRR che prevede che l’opera non arrechi danno all’ambiente anche durante tutto il cantiere. Non solo, seguendo il PNRR i cantieri devono avere determinate caratteristiche con un certo impatto ambientale e sociale. Per quanto riguarda quello ambientale, verranno messe a dimora 252 piante fastigiate autoctone, inoltre è richiesta la riciclabilità del materiale utilizzato durante la realizzazione dei lavori e per quanto riguarda i mezzi adoperati, è richiesto il noleggio e l’acquisto preferibilmente di euro 6 ibridi. In termini di attenzione al sociale, vengono impiegate maestranze del territorio, e quindi know-how ai massimi livelli sul territorio. L’impresa Vitali ha, nel rispetto di questi principi, assunto 6 uomini con meno di 30 anni e 2 donne, di cui una ragazza under 30.